-Intervista di Francesco Mura.-
Di seguito l’intervista a Marco, imprenditore, ideatore e responsabile del progetto Shardano.
-Ciao Marco, raccontaci del progetto Shardano, di cosa si tratta?
Mi presento, mi chiamo Marco e sono un imprenditore, la mia attività principale è nel settore della pelletteria, nell’ambito della progettazione di borse e accessori in pelle e tessuto artigianale, lavoro in Toscana e parallelamente da circa 25 anni ho ideato e sviluppato il progetto Shardano, prima, sotto forma di associazione poi, da quest’anno, è diventata un’azienda di promozione del territorio e della filiera di prodotti a bassissimo impatto ambientale, senza contaminanti chimici.
Una start up che mira a promuovere i prodotti del territorio, di altissima qualità e super selezionati. La selezione e lo studio dei prodotti è durata quasi 5 anni. Abbiamo selezionato una filiera che ci produce il miele, le marmellate, frutta e verdura di stagione senza alcun contaminante chimico, ma anche legumi e pasta, vino e olio, pane e dolci, mandorle e torrone, salumi e formaggi di soli allevamenti sardi a km 0. Il tutto prodotto dalla Marmilla al Sinis, in provincia di Oristano, promuovendo una cultura del mangiare e bere consapevole a partire dall’utilizzo delle materie prime, ad esempio il grano antico sardo che viene usato nei nostri laboratori (pasta, pane e dolci). Il nostro obiettivo è la promozione di questo straordinario territorio. Ma non ci siamo fermati qui, da questa base siamo partiti per sviluppare il resto: un’agenzia turistica, costituita grazie alla sinergia con All Trade, agenzia turistica internazionale, che ci permette di creare dei pacchetti molto interessanti in autonomia, costruiti ad hoc per il territorio.
Abbiamo quindi creato un qualcosa di molto innovativo come il “turismo musicale” ovvero il secondo pilastro del progetto in collaborazione col professor Andrea Scanu fondatore della Mum Art Academy, nato dalla fortissima nostra passione per la musica, apportatrice di vita, di ispirazione e aggregazione. La musica ha sempre accompagnato i miei eventi, come quelli che organizzavo in nord Italia, spaziando dalla classica al jazz, dal blues alla lirica. Abbiamo come intento quello di elevare la città di Oristano e migliorarci come azienda, unendo alla musica la degustazione degli ottimi prodotti che proponiamo.
-Piccolo passo indietro, dove si possono acquistare i prodotti?
I nostri prodotti si possono acquistare tramite il nostro sito internet, shardanostore.com, attraverso la nostra app, scaricabile gratuitamente negli store per Android e iOS. Per la spedizione ci affidiamo ai principali corrieri, abbattendo i costi e permettendoci di spedire in tutto il mondo. I prodotti si possono acquistare oltre che dal sito nel punto vendita bar pasticceria Temptation via Biasi 1 a Oristano, oppure contattandoci tramite l’email info@shardanostore.com o su WhatsApp al 3939043456. Portiamo i nostri prodotti anche in ristoranti, bar e pub selezionati con un listino dedicato. Forniamo i prodotti al dettaglio e all’ingrosso senza limiti di quantitativi.
-Prima di iniziare l’intervista mi parlavi dello slogan del progetto Shardano, ce lo vuoi ricordare?
Sì, grazie, ci tengo tantissimo; sgorga davvero dal mio cuore: “mangiare consapevole, bere consapevole” e poi da poco ho aggiunto anche una frase d’impatto come “parlare, scrivere e agire consapevole”, conscio del fatto che, la parola, ha potere creativo ma anche distruttivo. Io ho scelto certamente la prima strada, quella della creazione. Aggiungerei allo slogan anche “insieme”, la parola che si manifesta attraverso un’idea e prima ancora attraverso l’aggregazione, che può essere una cena o magari un caffè o un aperitivo. Non vorrei mai uscire dal un tavolo di lavoro senza un’idea realizzata, utilizzando un gergo calcistico (sono molto appassionato di calcio e sport in generale) dobbiamo allenarci per arrivare al goal, ovvero all’obiettivo comune. Ci sono certo i fuoriclasse, ma la squadra, vince sempre insieme. Immaginate il grande lavoro mentale di una squadra che scende in campo per vincere a livello di motivazione, di parole dette a sé stessi e agli altri membri del team. In questo senso vengono aiutati gli elementi più fragili, portando a dei risultati strepitosi. Sottolineo insieme. I fuoriclasse come Maradona e Platinì sono certo importanti, ma, senza la squadra, il coach e i così detti gregari non si vincono le partite. Il sacrificio e la fatica sono altri concetti a me cari e non voglio metterli da parte, anzi, ma un conto è lavorare con fatica e divertendosi, un conto, è lavorare frustrati. Durante i nostri eventi le persone si ascoltano e fanno scaturire nuove idee e nuovi progetti.
-Aggregazione e promozione quindi?
Sì, come dicevo prima la promozione del territorio è uno dei nostri obiettivi, che porta al risultato di far diventare Oristano una città e una provincia dove si mangia bene, dove si viene accolti bene, dove si ascolta dell’eccellente musica, dove ci sono delle persone straordinarie che per diversi motivi, non ultimi quelli legati alla tradizione, sono magari frenati in un modo di pensare che li tiene nascosti. Vogliamo esaltare le caratteristiche di tutte le persone, trarre il massimo da tutti. Chiaramente non si può prescindere dall’impegno e dal sacrificio. È una questione di volontà. Sono dei valori che ho dentro che mi piace condividere, a maggior ragione, dopo quell’esperienza tremenda della segregazione nel periodo della pandemia (il progetto Shardano come azienda è nato proprio in quel periodo). Ritorniamo a stare insieme, ritorniamo ad ascoltare musica assieme, togliamo il brutto attraverso il bello, noi siamo tutti Kalos kai Agathos ovvero bello e buono, noi tutti dobbiamo avere questa consapevolezza e dobbiamo realizzare i nostri sogni. Per noi quindi, la promozione del territorio, significa abbattere delle barriere, unire le realtà. Dimentichiamo le cose brutte, concentriamoci sulle cose belle e facciamo. Fare nel senso greco del termine poieo costruire, creare, fare concretamente quindi osare e avere coraggio a mio avviso porta a degli ottimi risultati, senza dimenticare che comunque dobbiamo fare economia come in ogni azienda che si rispetti. Shardano si autoalimenta dalla vendita dei prodotti; acquistare, quindi, un prodotto Shardano, vuol dire, promuovere e reinvestire sul territorio, sulle risorse umane che ne fanno parte. Infatti, siamo fuori da ogni logica delle grandi distribuzioni, i nostri prodotti sono stagionali, tracciati, tradizionali e sardi al 100% certificati, selezionati con scrupolosità, senza contaminanti tossici nocivi, inclusi i salumi. Non riceviamo nessun altro supporto se non dal nostro lavoro stesso e dalle sinergie e idee che ne scaturiscono e dalle competenze professionali di ciascuno. È una nuova proposta, un modello che condividiamo liberamente, senza imporre niente a nessuno e rispettando tutti. L’obiettivo è esportare questi prodotti e questo modello nelle altre regioni e all’estero e riuscire a incrementare il turismo esperienziale all’interno della nostra filiera con percorsi personalizzati per tutti. Insomma far crescere il territorio della provincia di Oristano con una visione di insieme e unità di intenti ed obiettivi; il fare, unitamente al pensare ed all’azione. Queste tre componenti portano al risultato.
Sto ricevendo delle gratificazioni incredibili da tutto ciò che è scaturito da una semplice visione e amo condividere ciò che ho ricevuto da Dio e che mi sta appagando come professionista e come uomo. Questo entusiasmo sta contagiando la filiera e la clientela. Anche il potere della musica, ha la capacità di unire persone diverse, dimenticando, magari per un istante, quelli che sono i problemi personali.
-A proposito di musica, cosa è lo Shardano Jazz Festival? Ce ne vuoi parlare?
È il frutto di una passione che ho per la musica di un certo livello. Considero il jazz musica elevata, musica che arriva ai cuori. È il coronamento di un sogno, portare jazz e altri generi ad Oristano affinché la nostra città, venga riconosciuta anche come città della musica. Un polo di attrazione, insomma, per ascoltare della musica eccellente in un territorio eccellente con delle persone, lasciamelo dire, eccellenti. Sono stanco di sentirmi dire che Oristano non è una città che ha una offerta turistica valida rispetto alle altre zone della Sardegna, a mio avviso, è l’esatto contrario, un vero e proprio paradiso e una città con un nobile e importantissimo passato, per non parlare, della bellezza particolare e speciale dal Sinis alla Marmilla. Possiamo poi affermare con certezza che è una città sicura e tranquilla, statistiche alla mano.
-Prossimi eventi?
Il 6 aprile alle pasticceria Temptation di Oristano abbiamo la presentazione del libro e dell’audiolibro (redatto dalla nostra produzione) della fotografa Simona Sanna del laboratorio fotografico di Oristano Oltre lo specchio. Il 7 aprile invece, la nostra navicella si sposta in piazza Roma a Oristano con un magnifico duo jazz, piano e sax. Professor Andrea Scano al pianoforte, e, al sassofono, Sandro Angiolini. Alle ore 19, accendiamo piazza Roma presso il bar La Torre.
-Grazie mille Marco, a presto
Grazie a te Francesco. Non so se si può scrivere, ma, vorrei dedicare questo Progetto a Dio che lo ha voluto e a mio Padre Alberto e a mia Madre Milena che mi hanno messo al mondo e cresciuto con grandi sacrifici e coraggio ed insegnato a combattere. Senza di loro non sarebbe potuto nascere Shardano. Grazie per l’attenzione. Questa vuole essere l’unica intervista del sottoscritto, per dovere di comunicazione, preferisco fare, quindi ora torno al lavoro e alla quotidianità😁😁. Un saluto e un abbraccio a tutti.
Francesco Mura
–
,